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Nella ricca storia dell'arte italiana emerge l'affascinante figura del pittore Cesare Agostino Detti, nato a Spoleto il 28 novembre 1848. Famoso per le sue scene di genere storico che riportano in vita i secoli XVII e XVIII e che si ispirano allo stile dei trovatori, Detti è stato apprezzato dagli intenditori per le sue splendide composizioni. Le sue opere, ora riproposte in eccellenti stampe d'arte, sono un tributo alla sua straordinaria capacità di ritrarre un'epoca passata con incantevoli dettagli. Il padre, Davide Detti, ingegnere e pittore dilettante, lo avvicinò per la prima volta all'arte, suscitando in lui un interesse precoce. Nel 1861 incontrò il pittore romano Francesco Coghetti, che gli consigliò una formazione formale all'Accademia di San Luca, dove lui stesso era professore. La formazione di Detti sotto la guida di Coghetti, così come la conoscenza di ARTIGIANO1, plasmano il suo stile artistico e lo portano a conoscere le opere dei Macchiaioli.
Dopo il diploma all'Accademia, Detti non è solo in viaggio in Italia, ma viaggia in tutta Europa. Esponendo a Napoli, arricchisce la scena artistica prima di recarsi a Parigi nel 1876 e incontrare Jules Adolphe Goupil, uno dei principali mercanti d'arte dell'epoca. Goupil non solo espose le opere di Detti, ma organizzò anche la realizzazione di incisioni per i suoi clienti borghesi - un primo precursore delle nostre stampe d'arte di alta qualità. L'attrazione della capitale francese cattura Detti. Dopo una mostra di successo al Salon del 1877 e il matrimonio con Juliette-Emilie Filieuse nel 1880, si stabilisce a Bourron-Marlotte, un sobborgo di Parigi. Qui entra a far parte del Groupe de Marlotte, una società di paesaggisti indipendenti. Continuò a viaggiare molto ed espose le sue opere in tutto il mondo, anche a Londra e alle Fiere Mondiali di Parigi.
Nonostante gli stretti legami con la Francia, Detti mantenne sempre la cittadinanza italiana. Quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale e fu chiesto agli stranieri di lasciare la Francia, tornò a Roma. Ma una triste notizia - la grave malattia del figlio - lo richiamò a Parigi, dove morì poco dopo il suo arrivo nel 1914. La vita di Detti può essere passata, ma la sua arte, immortalata nelle nostre stampe d'arte, è senza tempo e parla da sola. Riproducendo le sue opere ai massimi livelli, onoriamo la sua straordinaria visione artistica e facciamo in modo che la sua eredità continui a vivere.
Nella ricca storia dell'arte italiana emerge l'affascinante figura del pittore Cesare Agostino Detti, nato a Spoleto il 28 novembre 1848. Famoso per le sue scene di genere storico che riportano in vita i secoli XVII e XVIII e che si ispirano allo stile dei trovatori, Detti è stato apprezzato dagli intenditori per le sue splendide composizioni. Le sue opere, ora riproposte in eccellenti stampe d'arte, sono un tributo alla sua straordinaria capacità di ritrarre un'epoca passata con incantevoli dettagli. Il padre, Davide Detti, ingegnere e pittore dilettante, lo avvicinò per la prima volta all'arte, suscitando in lui un interesse precoce. Nel 1861 incontrò il pittore romano Francesco Coghetti, che gli consigliò una formazione formale all'Accademia di San Luca, dove lui stesso era professore. La formazione di Detti sotto la guida di Coghetti, così come la conoscenza di ARTIGIANO1, plasmano il suo stile artistico e lo portano a conoscere le opere dei Macchiaioli.
Dopo il diploma all'Accademia, Detti non è solo in viaggio in Italia, ma viaggia in tutta Europa. Esponendo a Napoli, arricchisce la scena artistica prima di recarsi a Parigi nel 1876 e incontrare Jules Adolphe Goupil, uno dei principali mercanti d'arte dell'epoca. Goupil non solo espose le opere di Detti, ma organizzò anche la realizzazione di incisioni per i suoi clienti borghesi - un primo precursore delle nostre stampe d'arte di alta qualità. L'attrazione della capitale francese cattura Detti. Dopo una mostra di successo al Salon del 1877 e il matrimonio con Juliette-Emilie Filieuse nel 1880, si stabilisce a Bourron-Marlotte, un sobborgo di Parigi. Qui entra a far parte del Groupe de Marlotte, una società di paesaggisti indipendenti. Continuò a viaggiare molto ed espose le sue opere in tutto il mondo, anche a Londra e alle Fiere Mondiali di Parigi.
Nonostante gli stretti legami con la Francia, Detti mantenne sempre la cittadinanza italiana. Quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale e fu chiesto agli stranieri di lasciare la Francia, tornò a Roma. Ma una triste notizia - la grave malattia del figlio - lo richiamò a Parigi, dove morì poco dopo il suo arrivo nel 1914. La vita di Detti può essere passata, ma la sua arte, immortalata nelle nostre stampe d'arte, è senza tempo e parla da sola. Riproducendo le sue opere ai massimi livelli, onoriamo la sua straordinaria visione artistica e facciamo in modo che la sua eredità continui a vivere.